Roda De Vael Con Alpinia

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Itinerario: Passo Di Costalonga (1744 m)-Le Fieche (1795 m)- CAI-548-Baita M. Pederiva (2275 m)-Rif. Roda De Vael(2280 m)- Col De Ciampac(2316 m)- CAI-549-Monumento Cristomannos(2349 m)-Rif. Paolina (2125 m)-CAI-552-CAI-549- Rif. A. Fronza (2339 m)-CAI-C- Tshager Joch Kuregg (2000 m)- Sholer (1844 m)-Rif. Jolanda (1744 m)-Grossbuler(1782 m)-CAI-548- Passo Costalunga (1744 m).

Distanza percorsa: 17,3 Km ; Dislivello: 850 m circa.

Salita al Rifugio Roda De Vael (2280 m)

Oggi domenica di fine settembre il tempo è abbastanza grigio ma stabile e non fredda, con un gruppo organizzato dall’ Associazione Alpinia di Santa Giustina nel Bellunese, facciamo la prima colazione al “Christomannos Alm”, prima di partire dal Passo Di Costalonga (1744 m), inizialmente per stradina forestale poi sentiero facile, raggiungiamo il Rifugio Roda De Vael, a quota 2280 metri, sulla Selletta del Ciampac, propaggine meridionale del gruppo dolomitico del Catinaccio, o Rosengarten il famoso “Giardino delle Rose del Re Laurin”. Là vicino, sorge un’ altro piccolo rifugio, gestito da privati, la Baita “Marino Pederiva”. Facciamo una piccola disgressione sul Col De Ciampac, con un percorso più alpinistico ma molto breve, che ci permette di avere una visione a 360 °, in particolare verso tutto il Gruppo del Catinaccio verso Nord.

il “Sentiero del Masare”

Dopo la pausa per la fatica della salita, proseguiamo comodamente per il “Sentiero del Masare” (Hirzelweg) CAI-549, con viste dall’ Ortles ai Monti dello Stubai, e sempre mantenendosi in quota, scorgiamo in lontananza la sagoma di un’ aquila monumentale di bronzo alta due metri e cinquanta, eretta nel 1912 in onore di Theodor Christomannos, un avvocato Austro-Ungarico che studiò a Bolzano. Fu un alpinista e considerato il pioniere nella promozione del turismo nelle Dolomiti, partecipando alla costruzione di numerose vie di comunicazione che portassero da Bolzano alle principali località di montagna. L’ aquila è proprio eretta su un sasso al margine esterno del sentiero, mentre il ritratto di Cristomannos appare sull’ altro lato, in un basso rilievo di bronzo.

Quindi, scendiamo leggermente, al bivio per il sentiero CAI-539 nel versante Sud-Occidentale del Catinaccio, fino al Rifugio Paolina (quota 2125 m), rifugio raggiungibile anche da valle dalla località Carezza a piedi, o dalla seggiovia, in funzione d’ inverno e d’ estate.

La camminata, sempre a quota costante, prosegue per il versante Occidentale della Roda De Vael, cima appartenente al gruppo del Catinaccio, ai piedi della parete Dolomitica, fino al Rifugio A. Fronza (2339 m), aperto anche durante la stagione sciistica come ristorante, albergo con 60 posti letto e punto di arrivo della cabinovia “Laurin 2” dalla Malga Frommer.

Il ritorno al Passo di Costalunga

Infine, ritornando sui nostri passi, prendiamo il segnavia “2C” che scende prima per i prati verdi fino al Col del “Tschager Joch Kuregg”, quota 2000 metri per poi scendere direzione Sud-Ovest fino al Rifugio “Jolanda”. A quota 1744 metri la discesa è finita, siamo poco sopra la strada automobilistica. Ci rimane chiudere l’ anello, per la carreggiata che corre parallelamente alla strada fino al Passo Costalunga, con il tempismo di un’ ora abbondante, il percorso è abbastanza monotono, con il Gruppo del Latemar davanti a noi, ma allietata da qualche sorpresa come un fontana a forma di una mano che tiene una bottiglia di vino e le sorgenti naturali di acqua del beato Vescovo Artmanno di Bressanone.

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