Distanza: 15,0 Km ; Dislivello: 820 m ; Difficoltà: EE .
Itinerario: Passo Staulanza (1766 m) -CAI-472 – Pala De Le Dee – Col De Le Crepe Cavaliere – 1984 m – Me Manderò So Pelf – Val D’ Agnel – La Dambra -Passo Ritorto (1931 m) – CAI-471 – Rif. Venezia (1946 m) – CAI-480 -Sent. Flaibani – Forc. D’Arcia (2476 m) – Val D’Arcia – CAI-472 – Sale De Croda Toronda – Rifugio Staulanza (1766 m)
Domenica 24 luglio 2022, in compagnia della Sezione Club Alpino Italiano di Valdagno ci troviamo al Rifugio Passo Staulanza (1766 m) una trentina di escursionisti per percorrere questo itinerario ad anello, che porta ad ammirare tutti i quattro versanti del Monte Pelmo. Alle ore nove e trenta, imbocchiamo l’antico Tríòl del Cavai (CAI-472), ammirando l’ ampia parete Nord-Est del Civetta. Si prosegue quindi tra i mughi, oltrepassando La Fessura, che divide Pelmetto e Pelmo e costeggiando l’ampio versante meridionale del monte, fino a raggiungere gli ampi pascoli de Le Mandre e la zona de I Lach (1982 m). Da qui, mantenendo la quota acquisita, si inizia ad aggirare il versante sud-est del Pelmo, passando sotto la caratteristica struttura di roccia denominata “La Dambra” (Zoccolo in dialetto Zoldano) e raggiungendo infine i pascoli dei Campi di Rutorto e il Rifugio Venezia (1946 m), dove la vista si apre verso Est, su Cadore e la Val Boite con bella vista sull’ Antelao. Dai Campi Di Rutorto, sarebbe possibile raggiungere la piccola Cima del Monte Pena, passando per la torretta meteorologica, attraversando il prato e il sentiero tagliato attraverso i Pini Mughi.
Dal Rifugio Venezia , quindi inizia il tratto più impegnativo dell’itinerario, la salita alla Forcella Val d’Arcia (2476 m) lungo il sentiero “Gino Flaibani” (CAI-480), che si sviluppa sullo scosceso versante orientale, sotto le Crode di Forca Rossa e in direzione delle Cime di Val d’Arcia, dalla particolare conformazione rocciosa. Si raggiunge con vari zig-zag faticosi una prima forceletta a 2280 m di quota dove possiamo riprendere il fiato. Si procede poi su un sentiero attrezzato con corde fisse in alcuni brevi tratti più impegnativi ed esposti.
Raggiunto la Forcella Val d’Arcia (2476 m), punto più alto della giornata, ci fermiamo per il meritato pranzo a sacco, mentre alcuni membri del Coro bene ispirati, intonano canti di Alpini e di montagna. Malgrado le temperature canicolari del fondo Valle, l’ atmosfera è piu sopportabile e l’ aria molto tersa.
Oltrepassata la forcella, ci si affaccia infine sul versante nord, dove, dopo aver abbandonato il sentiero “Flaibani” che proseguirebbe in direzione del sottostante Rifugio Città di Fiume https://www.rifugiocittadifiume.it/, si continua attraversando in diagonale l’enorme ghiaione alle pendici del monte, fino a raggiungere nuovamente il Passo Staulanza. Scendiamo prima per ripidi ghiaioni, poi camminiamo faticosamente su blocchi enormi di Dolomia, prima di raggiungere il bosco e finalmente le nostre macchine.
La giornata si conclude con il tradizionale pic-nic con pane, salame e dolce “della casa” e il brindisi finale in allegria, nei pressi della “Baita Flora Alpina” in Val Fiorentina.