ITINERARIO: Park Val Piova SP-619 (1776m)-CAI-382- Forc. Losco(1783m)- Forc. Camporosso (1913m)-CAI-328-Forc. Brentoni (2400m)-Cima Bentoni Ovest(2547m)-2513m- Cima Brentoni Principale (2548m)-Forc. Camporosso (1913m) – Forc. Losco(1783m)-Park (1776m).
Gruppo: Alpi Orientali – Alpi Carniche – Gruppo Terze Clap in provincia di Belluno
Dislivello di salita: 750 m
Tempo di salita: 2,30 h – Totale: 4,30 h
Difficoltà: E – AR – II – PD (scala difficoltà)
Cartografia: TABACCO N. 02 “Forni di Sopra Ampezzo Sauris Val Tagliamento” 1:25000
Questa salita consente di toccare la cima più elevata del piccolo gruppo dolomitico dei Brentoni, posto fra il Cadore e la Carnia. Oltre ad interessanti escursioni e traversate, il gruppo offre alcuni itinerari di arrampicata di difficoltà medio-bassa su roccia abbastanza buona, con approcci comodi e agevoli. La traversata proposta permette di conoscere la cima, panoramica e inserita in un ambiente solitario e poco sfruttato.
Domenica 30 ottobre 2016, con il gruppo “Comelico Trekking” andiamo alla svolta della nostra meta per la strada SP-619 che dal Cadore porta da sopra l’ abitato di Vigo Di Cadore, a Casera Razzo per la Val Piova. Ci fermiamo un po’ prima del Valico di Ciampigotto, e imbocchiamo a piedi il sentiero CAI-332 a quota circa 1776 metri.
Alla mattina i colori autunnali di boschi e larici gialli si fanno apprezzare. Ben presto si presenta a noi dalla parte opposta della valle il gruppo dei Brentoni-monte Pupera-Valgrande nelle Alpi Carniche con tutto il suo splendore. La descrizione dettagliata dell’ itinerario si trova nel numero 202a della guida “Alpi Carniche 2” di A. De Rovere e M. Di Gallo, CAI-TCI 1995.
Attraversiamo il fondo valle del Rio Acqua Bona fino alla Forcella Camporosso (1913m) per iniziare a risalire per il sentiero CAI-328, tranquillamente tra boschi di abeti ingialliti dalla stagione inoltrata e aperte praterie. Da quota 2074 metri, abbandoniamo il sentiero ufficiale CAI-328 per la via normale ai Brentoni, che si inerpica con numerosi zig-zag con pendenza assolutamente regolare e tranquilla. Al bivio all’ incirca 2222 metri di quota, comincia la parte rocciosa, con tratti inizialmente di facili saltini rocciosi, proseguiamo seguendo i bolli rossi prima in direzione Nord Occidentale su una ampia cengia-rampa, poi in direzione decisa Nord-Est.
Alla piccola forcella verso 2400 metri di quota, inizia la difficoltà maggiore, un canalino ombreggiato, la cui corda fissa gelida, ci da la possibilità di muoversi con maggiore sicurezza per questo passaggio di secondo grado.
Bisogna muovere le dita oppure avere i guanti per il freddo alle mani. Finalmente a quota sopra i 2485 metri, sbuchiamo al sole e raggiungiamo rapidamente la vetta.
Troviamo un gruppo numerosissimo di giovani aspiranti alpinisti del 34° Corso Base A1 di Alpinismo C.A.I. Mestre Scuola di Montagna “Cesare Capuis” ( http://www.caimestre.it), intenti a salire dal versante Orientale.
La croce di vetta è semplice di legno e facciamo la foto ricordo, è bello, il cielo azzurro e la temperatura ideale e stranamente mite per la stagione.
I più arditi tra di noi, guidati da Lelio raggiungono la cima Principale adiacente, che culmina a 2548 metri, un metro più alto. Bisogna abbassarsi a circa quota 2513 metri per roccette e ghiaia sospesa pericolosa, occorre avere equilibrio estremo e piede sicuro! Crestina, passaggio aereo e poi la salita molto breve alla vetta principale, è un arrampicata facile di secondo grado, ma attenzione per l’ esposizione !
La discesa dalla cima Occidentale viene effettuata per la lunga cresta Sud-Orientale con passaggi di primo grado. E stata attrezzata una corda fissa per il tratto più difficile. A quota circa 2222 m, chiudiamo finalmente l’ anello e e scendiamo con più serenità il sentiero CAI a zig-zag, contenti di avere compiuto la nostra missione.
In conclusione, è stata una bella e divertente traversata, al limite superiore dell´escursionismo, su roccia buona. Ad alpinisti esperti e allenati non necessitano attrezzature specifiche. Occorre fare attenzione in discesa, specialmente per non smuovere sassi dall´alto, l’ uso del caschetto sarebbe consigliabile. Dalla vetta si apre un bel panorama sulle Alpi Carniche, le Dolomiti del Comelico e quelle Ampezzane. La zona alpinisticamente è poco frequentata.
Ci aspetta la spaghettata alla matriciana, ben meritata, in un’ ambiente caloroso al Rifugio Tenente Fabbro ( 1783m) del Valico Di Ciampigotto.
RITROVATE LE ESCURSIONI DI “COMELICO TREKKING” SUL CANALE YOUTUBE :