I Covoli della Val Di Lamen (Vette Feltrine)
I “covoli” sono piccole rientranze, alla base delle verticali parti rocciose, formatasi con il crollo di massi durante il ritiro dei ghiacciai durante la fine dell’ ultima ghiacciazione.
Costituivano già un riparo per gli uomini preistorici e poi frequentate regolarmente durante il periodo storico.
Con la Sezione C.A.I. di Belluno, siamo partiti domenica mattina, il 15 maggio 2016, con una piccola comitiva alla svolta di Pedavena, e poi in fondo alla Val di Lamen, all’ agriturismo (730 m), piccola Valle parallela alla più nota valle di San Martino, all’ interno del Parco Nazionale delle Dolomiti Bellunesi.
In località fornace (745m), inizia Il percorso ben segnato, prima nel bosco poi seguendo i bolli viola, dei sentieri tematici all’ interno del Parco (Colore della Campanula Morettiana, fiore simbolo del Parco).
Si passa dal primo Covolo Lamon 2 o “Covol De Tonin”, frequentato fino a meta secolo scorso dai locali come ricovero estivo.
Proseguendo il sentiero tematico, si giunge al Riparo Tomass”, principale Sede delle ricerche e scavi archeologici, dove furono trovati frammenti di vasi di epoca neolitica e addirittura diverse monete risalenti all’ Impero Romano e al Medioevo. Una sepoltura paleolitica fu ugualmente rinvenuta.
Si attraversa quindi il letto di un ruscello alla base di una forra impressionante per le sue dimensioni e per l’ eco delle nostre voci: la forra detta de l’ “Armenta”.
Si abbandona il “Troi De Gnude” e a sinistra, si imbocca una piccola gola dove si sale in sicurezza una paretina di rocci , grazie allo corrimano (cavo metallico) ed a tante tacche incavate nella roccia.
Alla fine della salita s’ intravede in lontananza sulla sinistra il “covolo del teschio”, per la forma delle sue aperture che evoca il teschio della bandiera dei pirati, poco prima di giungere ai Covoli Alti (circa 1052m), ultimi del nostro percorso.
Dopo avere percorso la cresta spartiacque tra la Val di Lamen e la Valle di San Martino, giungiamo alla Cima del Monte Pafagai (1047m), verso mezzogiorno dove pranziamo e godiamo del caffe preparato gentilmente con la moka dall’ Accompagnatrice C.A.I. Luigina e dolce in fondo i dolcetti artigianali di casa.
Rientriamo contenti rapidamente per le macchine, per una strada larga.
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