Monte Schiaron
Monte Schiaron – 2246 m
Alpi e Gruppo: Alpi Orientali – Alpi Carniche – Gruppo Catena Carnica
Provincia: Belluno
Punto di partenza: nei pressi dell’Albergo Miravalle ( Pra Cividella )
m. 1359
Versante di salita: S-SE
Dislivello di salita: m. 890 circa – Totale: m. 1780 circa
Tempo di salita: 3,15 h – Totale: 6,00 h
Periodo consigliato: estate – autunno
Punti di appoggio: Rif. Forcella Zovo (q. 1606 m)
Tipo di via: Via normale
Tipo di percorso: Sentiero e traccia segnata
Difficoltà: EE – A – F (scala difficoltà)
Attrezzatura:
Valutazione:
Libro di vetta: no
Cartografia: TABACCO N. 01 – Sappada – Forni Avoltri 1:25000
Introduzione:
Cima senza importanza alpinistica, situata fra la Val di Londo e la Val Visdende in Comelico, nel gruppo dei Longerin. Offre un´ascensione abbastanza semplice, ma panoramicamente valida ed assai interessante per le tracce belliche.
Accesso:
Dalla Val Visdende, nei pressi dell’Albergo Miravalle ( Pra Cividella ) m. 1359
Descrizione della salita:
Dalla Val Visdende per la strada boschiva che porta a Forcella Zovo . Si lascia quindi la strada, per seguire a sinistra il sentiero segnavia 169, che sale aggirando le pendici E del San Daniele e immette nella parte bassa della conca di Vissada, sopra una strettoia rocciosa. Per il sentiero si raggiunge il bordo NE della conca, in vista della Val di Londo. Qui si prende una buona mulattiera che sale volgendo a SE e il susseguente sentiero, che aggira la cima erbosa in versante S e giunge in vetta per detriti e con qualche passaggio su facili rocce.
Discesa:
Come per la salita con la variante del Sentiero attrezzato della Grande Guerra che porta in prossimità del Rifugio Zovo
Note:
Al ritorno ci siamo fermati al bellissimo Bivacco di Val Vissada . Sulla cima e sulle creste sussistono numerosi resti di postazioni italiane di guerra. Zona non molto frequentata, assai suggestiva in autunno.
Firmato: Comelico Trekking
Monte Specie (2307 m)
Itinerario: Gruppo Croda Rossa. Carbonin (1451m)- CAI-37- Rifugio Vallandro (2028m)- CAI-34 Monte Specie (2307m)”Strudelkopf”-bivio 2200m-AV3 Prato Piazza-Rifugio Vallandro (2028m).
Distanza: 17,7 Km , dislivello: 856 m
Domenica 22 gennaio 2017. Partenza da Carbonin (Schluderbach) in buona compagnia, a quota 1451 metri, ore 9:15 per la strada forestale sentiero CAI-37. Calpestiamo già pochi millimetri di neve. Il panorama si apre e siamo già in vista del Rifugio Vallandro a 2028m (Durrensteinhutte) , sosta brevissima prima di affrontare l’ ascensione alla nostra cima. Per il segnavia CAI-34, ormai la montagna è tutta bianca ma ahinoi, i pochi centimetri di neve non consentono le uscite con lo sci-alpinismo o le ciape! Al bivio della Sella del Monte Specie (Strudelkopfsattel) a 2200 metri, troviamo un forte militare abbandonato e da allora la salita per la cima del Monte Specie (Strudelkopf) è breve e non faticosa, non fa eccessivamente freddo, il vento è assente e il sole ci riscalda.
Sul culmine (Heimkehrankreutz), svetta una croce dedicata ai reduci di tutte le guerre.
Rappresenta un pregevole punto panoramico senza difficoltà alpinistiche, ricco di testimonianze belliche, scattiamo le foto e verso le Dolomiti di Sesto con le Tre Cime Di Lavaredo ci accoglie con il loro splendore.
Scendiamo rapidamente a 2200 metri e continuiamo per la stradina alta che proseguirebbe fino a Prato Piazza, ma torniamo per il Rifugio di Valandro (2040m), passando accanto a una sorta di caverna (quota circa 2037m).
Finalmente ci fermiamo per il pranzo, spaghettata e zuppa di orzo!
Itinerario di ritorno alle macchine, uguale alla partenza con qualche scorciatoia, in particolare a circa 1967m parte un sentierino, che troviamo ghiacciato e molto scivoloso, per via di un ruscello che passa accanto! Con un po’ di coraggio e alcuni con i ramponcini, riusciamo a passare tutti incolumi !
In fine dalle macchine andiamo a Auronzo per il brindisi finale!
Spade nelle Dolomiti
Monte Col (2079 m)
Itinerario: Val Frison Baita Pian Degli Usei (ca. 980 m) – Stradina sterrata – Bivio circa 1260 m- CAI-331- Pra Grande- Ciadon Di Monte Col (1845 m)- Madonnina (ca. 1890m)- 2059 m- Monte Col (2079 m).
Distanza: 11,5 , 12 Km – dislivello: 1100 metri.
Domenica 18 dicembre 2016. Da Santo Stefano Di Cadore, Campolongo Di Cadore, proseguire per poco per la Val Frison, e lasciamo le macchine alla Baita Pian Dei Usei (973m). Ci incaminiamo per la stradina forestale che sale prima alta, sopra il Rio Di Mezzodì, poi prosegue verso Nord, per attraverssare il Rio Sardellade, fino al “Bosco Nero”, versante che si affaccia alla Valle del Piave, al bivio quota circa 1260 metri, saliamo per il sentiero CAI-331, passando sopra la Valle Ciodratta (confluente del Rio di Mezzodi e della Val Frison), la testata dell’ avallamento del Rio Navare e del Rio Salon dove un spartano cordino in teoria ci dovrebbe reggere, e il Pra Grande.
Le temperature sono rigide e inferiori a zero, alcuni passaggi richiedono maggiore attenzione, per il ghiaccio.
Finalmente giungiamo sul lungo crinale occidentale del Monte Col, a pochi metri della baita Al Ciadon del Monte Col (1845 m), dove beneficiamo dei raggi timidi del sole.
Proseguiamo la nostra avventura verso Est, incontando un primo punto panoramica con modesta statuetta della Madona a quota 1890 m che riporta sulla lapide “O Maria dall’ alto di questo monte vigila e proteggi noi e la nostra valle 18-08-1985. Rispettatela”, poi in pochi minuti per un sentiero poco evidente tra i pini mughi fino a quota circa 2059 metri. La vera cima culmina a 2079 metri, 80 metri più avanti, ma la poca neve al suolo, ci nasconde il percorso e ci fermiamo, tanto la cima è boscosa, con poco interesse panoramico, siamo sotto le belle e vicinissime Crodi di Mezzodì.
Di ritorno al ristoro del Cialdon, troviamo gli altri amici, rimasti là, intenti a preparare la ricca grigliata fatta di prelibatezze locali della macellerie di Santo Stefano e del Comelico.
Al ritorno scendiamo per il sentierino di salita, evitando il sentiero CAI-330 che ci riporterebbe direttamente a Santo Stefano. Giungiamo alla Baita Pian Dei Usei poco prima del tramonto, regalandoci un bel enrosadira sulle cime circostanti e le Terze.
Landri e cima Col Curie (2035 m)
Itinerario: Ponte Cordevole Camping Val Visdende (ca. 1018m) CAI-158 – Arsei -Landro del pastore (1434m)-Bivio sentiero Saliere (ca 1504 m)-Landri – Finestra (ca 1650m)-Bivio CAI-158-(ca 1789m)- Col Curie (2035m)- Bivio La Forceta (1573m)- scorciatoia(1418m)- Pra Cividella 1356m
Distanza: 9,4 Km – Dislivello: Ascesa: 1047 m e discesa: 713 m
Domenica 11 dicembre 2016. Dopo San Pietro Di Cadore, di nuovo in Comelico, si parcheggia vicino al campeggio, sul ponte Cordevole (circa 1018 m), all’ imbocco della Val Visdende. Ci mettiamo in cammino accompagnati da una guida esperta del CAI Comelico, per una comodissima stradina serrata, segnavia CAI-158 che sale a tornanti regolari e mai faticoso.
Di fianco alla strada, troviamo diverse cavità e infranti della montagna sotto roccia, testimonianze di un antica attività estrattiva del piombo e in minore quantità associato di argento. A circa 1435m di quota, dentro uno di questi, aveva trovato rifugio ancora negli anni cinquanta, una donna pastore con il suo gregge di pecore.
Poco sopra i 1500 metri di quota, nei pressi di una casera in località Salere, abbandoniamo la strada per una variante non segnata e nascosta, le cui tracce sono molto labili. La nostra Guida del Club Alpino Italiano, sezione Valcomelico sa dove portarci!
Attraversiamo il bosco in direzione Nord-Ovest, rimanendo sempre in quota poi su in salita tra gli alberi e poi per una cresta spartiacque. Passiamo sul versante di destra e camminiamo per un pendio ripido, abbastanza esposto, ancora un po’ fino a raggiungere questi landri, o ripari sotto rocca (conformazione rocciosa, dal latino antrum caverna, utilizzata tanto in ladino quanto in friulano), il più caratteristico è una finestra a quota circa 1650 metri.
Proseguiamo sotto queste conformazioni rocciose naturali e poi per un percorso un più agile per raggiungere, non senza fatica il sentiero CAI ufficiale a quota circa 1789m, sull’ altro versante del monte.
D’ora in poi, il sentiero CAI-158 sale agilmente nel bosco, fino a risalire un tratto ghiaioso ripido ma breve e attraversare una vasta distesa di pini mughi bassi e raggiungere il prato sommitale e le tre croci di legno dell’ antecima del Col Curie (2030m). La Cima del Col Curie (2035m)è pochi metri più in là a Est, sulla stessa cupola.
Il panorama a 360 gradi è molto bello, da una cima facilmente raggiungibile a tutti per la via normale. Verso Ovest, il Monte Zovo e il suo paese di Cossalta e poi le Crode dei Longerin, Cima Palombino, Croda Negra, Monte Cecido, Monte Vancomun, Monte Antola, Peralba, Monte Rinaldo, Terze, Monte Col e Brentoni…
Il ritorno si fa per il versante Nord-Ovest, per il bosco, senza nessuna difficoltà tecnica ulteriore, al bivio della Forcetta (1573m), sotto l’ insellatura del Col Della Sentinella, giriamo a destra, direzione Nord, proseguendo in fondo a una valletta, poi per scorciatoia a quota 1413 m fino a ritrovare la strada in Pra Cividella (circa 1352 m), dove ci aspetta una macchina e si conclude la nostra passeggiata domenicale.
Facciamo tappa all’ Agriturismo Malga Pra Marino al ritorno, situato all’ inizio della Val Visdende per il tris di pasta per un ” momento ” conviviale e dove metteremo all’opera le papille gustative.
RITROVATE LE ESCURSIONI DI “COMELICO TREKKING” SUL CANALE YOUTUBE
Monte Serva
Andare in montagna impreparati e senza assicurazione può costare caro
Sabato 3 dicembre 2016 ore 17, nella Sala Del Consiglio della Magnificà di Cadore.
Confronto tra:
– Alex Barattin Capo delegazione Soccorso Alpino
– Laura Menegus, presidente Dolomiti Emergency
– Albero Carboni
– Lio De Nes, Guida Alpina
Mauro Fantinel, Cardiologo
Sabato 3 dicembre ore 17
Sala Del Consiglio della Magnificà di Cadore.
In Collaborazione con:
– Gruppo ragni Pieve di Cadore
– Guide Alpine
– Nuovo Cadore
– Radio Club 103
Cornetto Di Fana (2663m)
ITINERARIO: Pak Candellen (1584m)-CAI-25- Ponte Golfenbsach(1751m)- Bonner Hutte (2307 m)- Gusternel-Corno Di Fana (2663m)- Bocc. Di Fana “Pfanntorl”(2511m)-CAI-25A-Bergalm- Bergalmhutte(2085 m)- Ponte Golfenbsach(1751m)CAI-25- Pak Candellen (1584m)
distanza=11,7 Km – dislivello= 1100 m
Domenica 25 novembre 2016.
Attraversare in macchina la cittadina di Tobbiaco e verso Nord la Val Silvestre, fino all’ amena frazione di Kandellen a quota 1584 m. Il parcheggio nei pressi della trattoria Seiter, è limitato.
Si prosegue a piedi per la valletta del Golfentbach, su strada ben asfaltata in leggera salita e in direzione Nord-Est per boschi di conifere.
A quota 1751 m si attraversa il ponticello sopra il torrente Golfenbach, iniziano ora una serie di tornatini sempre più brevi e ripidi, per una buona e larga strada sterrata, fino ad uscire progressivamente dal bosco in zone prative e più aperti. Purtroppo la nebbia ci accompagnerà quasi durante tutto il giorno e facciamo fatica a scorgere il Bonner Hutte, sopra di noi. E’ un rifugio ricostruito di recente a partire da un rudere abbandonato, aperto durante la stagione turistica estiva. La quota confermata dal G.P.S.è intorno ai 2307 metri, e non 2340 m come segnato sul cartello.
Dopo una sosta restauratrice, continua il nostro periplo verso Nord, la neve non tarda ad apparire sotto i nostri passi, prima scarsa sulla sassosa carrareccia poi a ricoprire tutto, giunti lungo la cresta Occidentale della nostra Cima Corno Di Fana (2623 m) o Toblacher Fannhorn .
Giunti alla Vetta, i piedi affondano nel manto nevoso, spesso circa 20-30 centimetri, purtroppo la visibilità sulle nostre Dolomiti è preclusa dalla nebbia. Il Corno di Fana è la cima più elevata del tratto della Cresta Carnica che domina l´alta Val Pusteria, qualche schiarita veloce ci permette di scorgere le Tre Cime Di Lavaredo. Verso l’ Austria, la situazione meteorologica è un po’ migliore, in direzione delle creste di confine sopra la Val Casies.
E’ freddo, dopo le foto e una breve sosta, partiamo per la cresta Nord, lungo l’ Alta Via di Dobbiaco a tracciare nella neve il nostro ritorno. Alla Forcella Bocca Di Fana (2511m), poco sotto la cima Gaishorndl (2615m), scendiamo per il sentiero CAI-25A fino alla Bergalmhutte (2085m), dove finalmente ci permette di ammirare, in controluce, le Dolomiti di Sesto, liberate dalla nebbia sommitale.
Il ritorno prosegue, in direzione Sud, fino a ritrovare il ponticello a quota 1751 metri e poi il paesello di Candelle (1584m) dove ci fermiamo per la bicchierata finale.
Note:
Grazie all´altezza e alla posizione soleggiata ma abbastanza ventosa, il Corno Fana offre un panorama eccezionale su valli, paesi e monti. Quando l’aria è particolarmente limpida, infatti, da lassù si abbracciano in uno sguardo il Grossglockner, le Lienzer Dolomiten, la Cresta Carnica, le Dolomiti di Sesto e quelle di Braies, le più alte vette d´Ampezzo, l’Antelao e la Marmolada, le Zillertaler Alpen, le Vedrette di Ries e il Grossvenediger. In vetta, sotto l’alta croce, è posta un´artistica tavola in rame (copia di un lavoro realizzato da un ingegnere pusterese nel 1898), che aiuta gli escursionisti a riconoscere ben 102 montagne.
RITROVATE LE ESCURSIONI DI “COMELICO TREKKING” SUL CANALE YOUTUBE
Malghe della Val Visdende
Itinerario: Val Visdende- Park Ristorante “Da Plenta”(1332m)-Borgo “Pra Dal Belf” -1456m- Malga Chiastelin (1968m)-“Strada delle Malghe” “Traversata Carnica”-CAI-170- Rio Lavazzei- Rio Val Grande- Malga Casera Antola Di Sopra (1872m)-Malga Chivion (1745m)- Val D’ Antola- Pie Della Costa-“Plenta”(1332m).
Dislivello: 700 m – Distanza = 15,5 Km
Domenica 20 novembre 2016. Da San Pietro in Cadore percorriamo in macchina la Val Visdende, fino all’ampio parcheggio del Ristorante “Da Plenta” (1332 m) all’ imbocco della piccola Val D’ Antole.
La stradina sterrata del giro delle Malghe, sale prima in direzione Nord, attraversando il Borgo “Pra Dal Belf” , costituito da poche casere sparpagliate. Man mano che ci alziamo si apre la panoramica, verso Sud, la catena del gruppo Rinaldo, in fondo come a chiudere la Val Visdente, la cima conica del Col Curie (2035 m). Finalmente giungiamo alla Malga Chiastellin (1968 m), dove sostiamo per lo spuntino di meta giornata. D’ ora in poi, la salita è finita e continua il percorso con poca neve, fino a quota massima 2020 metri, attraversando numerosi piccoli corsi d’ acqua che scendono dal versante Sud del Monte Vancomun (2.580 m), confinante con l’ Austria.
Intorno a mezzogiorno, siamo a Malga Antola (1872m), dove prendiamo qualcosa di caldo, il “cognac” e la cioccolata.
Continuando, facendo il “giro di boa”, attraversando il torrente Antole e sul versante opposto alla valle, più ombreggiato, troviamo la strada più ghiacciata e occorre maggiore attenzione per non scivolare. inoltre è stata intagliata dentro una pietra rossa friabile. A quota 1745 metri giungiamo alla Malga Chivion, bivio anche per il Rifugio “Sorgenti del Piave”. Non ci fermiamo , il pranzo ci aspetta dal ristorante “Da Plenta” ! Ora, Il sole filtra attraverso le nuvole e tagliamo le numerose curve stradali attraverso scorciatoie nel bosco della Val Visdende. La discesa si conclude per il Pian De La Costa (1346m), e giungiamo al punto di partenza. Girandosi alle nostre spalle una sorpresa ci aspetta, verso Est, appare il Peralba come un massiccio enorme e irraggiungibile.
RITROVATE LE ESCURSIONI DI “COMELICO TREKKING”
SUL CANALE YOUTUBE