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Medioevo Gardona: storia, difesa, unione

Medioevo Gardona: storia, difesa, unione

sabato 5 maggio 2017 ore 20.30 Parco Tecnologico Malcom a Castellavazzo-Comune di Longarone (BL) interverrano :

Arch. Ezio Padovan -il restauro della Torre
Arch. Mauro Vedana -Fortilitium Gardonae Il Passo forte della Gardona sulla Strada Regia

Sabato 6 maggio 2017
10.30 inaugurazione e taglio del nastro presso la Torre e visita guidata Classe IC dell’ Istituto Comprensivo di Longarone. con la partecipazione dell’ Associazione “Trame di Storia”
Dimostrazione di scherma storica del “1595 Club Belluno” con repliche di spade prodotte a Belluno
19.30 Cammininight lungo il sentiero della Gardona organizzato dal “Gruppo Laebactes” con partenza in Piazza Della Fontana. Dotazione minima consigliata: scarponi, torcia elettrica, bastoncini.
Serata musicale col gruppo “Celtic Pixie” in Piazza Della Fontana.
Domenica 7 maggio 2017
Tour guidata alla Torre ed alla centrtale elettrica della Gardona
Partenza dalla Piazza “Alle Due Corone”
ore 10, 11, 12, 14, 15, 16
Il Medioevo a Castellavazzo con la partecipazione dell’ Associazione “Grup Artistic Furlan” di Valvasone. Chiusura del centro storico
– Gruppo tamburi e sbandieratori “Lupi Feritas”
– Mercenari “Lupi Bellatores” Gruppo Nobili
– Gruppo Balletto e musiche Medievali
– Artigiani

Manifesto Medioevo alla Torre della Gardona

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Val Fraina e Chiesetta di San Mauro

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Val Fraina e Chiesetta di San Mauro
Chiesetta San Mauro

ITINERARIO: Val Canzoi-San Antonio Alla Santina(560m) – CAI-819 Val Fraina -Le Fornaci (871m)-Casera Val Lunga (1278m)-Forcella (1406m)- Chiesetta San Mauro (1268m).
Distanza: circa 10 Km tra andata e ritorno.

La Val di Canzoi nel Comune di Cesiomaggiore, costituisce uno degli accessi naturalistici più frequentati del Parco Nazionale delle Dolomiti Bellunesi , dopo la Chiesetta Sant’ Antonio (Località Cimole) troviamo l’ Ex maneggio “Alla Santina” , trasformato in un Centro per l’Educazione Ambientale, http://www.mazarol.net/educazione-ambientale/cea-la-santina.php
Lasciamo la macchina lì, ma possiamo partire più avanti dall’ Agriturismo Orsera dove imbocchiamo la stradina quasi in piano in Val Fraina e il Segnavia CAI-819. Direzione Ovest per circa due kilometri, si supera la Val Di Saladen per un ponticello di legno che è forse evitare il transito visto la sua vetusta, prima di addentrarci per la Val Lunga. In località “Fornaci” un camoscio pascola nella piccola radura adiacente alla piccola casera. Il sentiero è ottimamente segnato con segni CAI bianco rossi sugli alberi e il percorso mantenuto di recente, prima nel fondovalle poi dopo avere superato un tratto in costa, per il bosco si raggiungono i ruderi della Casera Val Lunga (1278m), vari zig-zag ci portano in Forcella San Mauro (1406m). In una ventina di minuti scendiamo alla Chiesetta, dove un banner ci segnala che il 15 gennaio viene celebrata la Messa dedicata al Santo Omonimo. Un gruppo di Escursioni di Mestre ha fatto il percorso per la Via “Normale” da fondo valle.

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Monte Zervoi (1842m)

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Distanza: 6,7 Km – Dislivello: 585 m- Tempo: 4 ore
Itinerario: Casera Palughet (1257m) – Forcella Palughet (1521m) – Casera Zervoi (1737m)- Monte Zervoi (1842m).
16 aprile 2017. Da Fae di Longarone prendere la strada lunga e tortuosa (circa 8 Km) che sale i ripidi pendii del Monte Belvedere, che ci separa dal Canale di Zoldo.
Da Pian De Cajada si trova uno dei più grandi boschi di abete bianco del Veneto, fino a parcheggiare la Casera Palughet (1257 m), dove d’ estate era attivo un agriturismo.
Nei boschi sovrastanti vivono anche i cervi, in settembre ottobre, facilmente osservabili durante la stagione degli amori.
Il sentiero segnavia CAI-509 parte appena sopra la Casera e si addentra nel bosco di latifoglie, per salire poi con brevi zig-zag fino alla Forcella Palughet (1521m), dove partirebbe il lungo sentiero CAI-515 in Costa sopra la selvaggia Val Dei Molini Dei Frari che porterebbe giù alla Val Del Piave.
Verso Nord-Est il sentiero di cresta, spartiacque tra la Conca di Cajada e la Val Dei Molini Dei Frari, per la Cima Saline (1616 m), Cima Becola (1520) è anche facilmente percorribile per chi ama i percorsi poco frequentati.
Continuiamo la nostra salita direzione Sud-Ovest, il bosco si apre a praterie di alta quota. A circa 1636 metri, il bivio ci porta rapidamente a Casera Zervoi (1737 m), dove osserviamo quattro cinque camosci al pascolo nella conca, non sembrano così impauriti dalla nostra presenza, facciamo silenzio per fare fotografie, sanno che ci stiamo dirigendo verso la nostra casa degli umani. Breve sosta per poi dirigersi verso la sommità del Zervoi, le tracce del sentiero ufficiale scompaiono ma si prosegue facilmente lo stesso tra pini mughi e saliscendi.
La prima cima a Sud, si conquista dopo un ora e mezza, fa è segnata da un piccolo ometto di pietra, la seconda alta praticamente uguale a circa 200 metri a Nord, e vorrei precisare che da lì scende il sentiero (puntinato sulla cartina) per la Pala Dei Fagher e fa il giro per l’ Alta Via 3 per la Forcella Zervoi (1665 m).
Il Monte Zervoi (1842m) costituisce un ottimo pulpito di osservazione verso il Gruppo della Schiara e il versante Serva opposto a Belluno, molto più ardito.
Il ritorno si fa per un sentierino che taglia il bosco di Pini mughi direzione Sud, prima di raggiungere in breve la Casera Zervoi.

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Gena Media e Gena Alta

Descrizione: Lago Mis (433m)- Gena Media (577m) – Gena Alta (800m)- Valle Soffia (785m).

Domenica 9 aprile 2017. Una passeggiata di un paio di ore, all’ interno del Parco Naturale delle Dolomiti Bellunesi, nel comune si Sospirolo, provincia di Belluno, la Valle Del Mis, disabitata  costituisce la porta di accesso al Gruppo Dei Monti Del Sole. Si parte dal ponte (433m) sul Lago del Mis, bacino artificiale costruito negli anni cinquanta, che ha fatto abbandonare la Valle dai suoi abitanti. In località Gena Bassa, senza raggiunger il Bar alla Soffia,  si sale per la stradina asfaltata, chiusa agli automezzi non autorizzati,  per tornanti fino al paese di Gena Media (577m) e poi il paese di Gena Alta (800m). Qui molte case abbandonate sono state recuperate per i fine settimana o per pochi giorni nella stagione estiva.

Nei pressi di una fontana, Si abbandona il paese per la stradina forestale che si addentra per circa un kilometro nella Valle Soffia fino a quota 785 metri, dove si raggiunge il gretto del torrentello. Giuliano Dal Mas, nella sua Opera “La Montagna dietro l’ angolo” descrive un percorso alternativo ad anello che passa per la Casera Piscador (810m) per il ritorno, ma ci accontentiamo oggi della strada meno avventurosa !

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Festa del gelato 2017

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NORDIC WALKING NATURA A MEZZOMIGLIO

NORDIC WALKING NATURA A MEZZOMIGLIO

DOMENICA 19 MARZO 2017
Nordic Walking Natura vi porta in un altro splendido luogo! Dai pascoli del “Mezzomiglio” si gode di splendidi panorami sull’Alpago e sulle Dolomiti circostanti. Da qui partono molti sentieri verso il monte Pizzoc e verso il Cansiglio che hanno visto i passi di una parte della nostra storia.
PROGRAMMA:
ritrovo alle ore 10.00 al parcheggio del campo sportivo di Farra d’Alpago; salita con mezzi propri fino a Malga Mezzomiglio, da dove inizierà l’escursione.
Durata: circa 5 ore (nei tempi sono comprese le pause per le spiegazioni e per una merenda al sacco).
Difficoltà: turistica/escursionistica (secondo scala di difficoltà CAI); medio/facile.
Costi: 12 euro. I bambini sotto gli 8 anni non pagano. Alla fine per chi vuole, merenda all’agriturismo. I costi sono comprensivi di Assicurazione Associazione Italiana Guide Ambientali Escursionistiche.
L’attività verrà svolta solo al raggiungimento di un numero minimo di partecipanti, pertanto è necessaria la prenotazione al numero 340 097 0996 (Sandra) o via mail all’indirizzo de.natura2016@gmail.com o al numero 348 055 6675 (Maristella) o all’indirizzo maristella 555@gmail.com entro venerdì 17 marzo.
In caso di maltempo o condizioni avverse la guida si riserva di annullare, rinviare o cambiare l’itinerario.
Non c’è bisogno di avere pratica del Nordic Walking, Maristella saprà seguirvi con grande professionalità, facendovi provare i rudimenti di questa bellissima e salutare pratica.

Sandra Zanchetta
Guida Naturalistico Ambientale (L. 4/2013)
Attività didattiche, educ. ambientale, escursioni, turismo e natura, visite guidate in ambiente

https://www.facebook.com/De.Natura

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L’ULTIMA LUNA D’INVERNO

L’ULTIMA LUNA D’INVERNO

SABATO 11 MARZO 2017.
Escursione sotto l’ultima luna piena di questo inverno, in un luogo molto suggestivo delle Prealpi trevigiane, dal quale si può ammirare un bellissimo panorama sulla pianura veneta.
Al termine dell’escursione, cena al rifugio Posa Puner. La neve quest’ anno è stata molto avara, ma se dovesse tornare, tiriamo fuori le ciaspole!
PROGRAMMA:
ritrovo alle ore 17.00 a Combai, nel parcheggio in via Trento appena sotto il paese; salita con mezzi propri fino al rifugio, da dove inizierà l’escursione. Durata: circa 2 ore e 30 (nei tempi sono comprese le pause per le spiegazioni).
Difficoltà: turistica (secondo scala di difficoltà CAI), medio/facile. Costi: 10 euro. I bambini sotto gli 8 anni non pagano. Cena con menù a prezzo convenzionato. In caso di neve, noleggio ciaspole e bastoncini a 5 euro. I costi sono comprensivi di assicurazione Associazione Italiana Guide Ambientali Escursionistiche. L’attività verrà svolta solo al raggiungimento di un numero minimo di partecipanti, pertanto è necessaria la prenotazione al numero Tel: 340 097 0996 o via mail all’indirizzo de.natura2016@gmail.com entro giovedì 9 marzo.
In caso di maltempo o condizioni avverse, la guida si riserva di annullare, rinviare o cambiare l’itinerario.

Sandra Zanchetta
Guida Naturalistico Ambientale (L. 4/2013)
Attività didattiche, educ. ambientale, escursioni, turismo e natura, visite guidate in ambiente

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L’ Occhio di San Mamante

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L’ Occhio di San Mamante

Giuseppe Micheletto è nato nel 1946 a Belluno dove risiede.

Ha frequentato l’ Istituto Statale d’ Arte “E. Nordio” di Trieste ottenendo il diploma di “maturità d’ Arte applicata” poi dopo avere conseguito l’ abilitazione all’ insegnamento, ha svolto per quaranta anni la professione di insegnante di “Educazione artistica” in quasi tutte le scuole medie inferiori della Provincia di Belluno fino all’ anno 2012.

Amante dello sport all’ aria aperta, percorre con la sua mountain-bike, sentieri poco battuti a stretto contato con la Natura. Ha arrampicato e continua ancora con amici e grandi nomi dell’alpinismo bellunese. Ha aperto una palestra di roccia in Val Di San Mamante sul Nevegal.Attualmente si dedica al recupero di tecniche e processi di arte antica, come litografia, acqua forte, affresco e fonderia di medaglie.

Dopo il suo primo romanzo “Nessun messaggio ricevuto”, che è il resoconto delle sue esperienze scolastiche maturate come professore e l’amicizia creatosi con i compagni di cordata lungo le stesse vie percorse da Buzzati; Giuseppe parte per una ricerca nello stesso tempo, spirituale e avventurosa di un misterioso occhio scolpito su una roccia del greto del torrente Turriga …

Giuseppe Micheletto

Venerdì 17 febbraio 2017 ore 20.45, in Sede CAI Longarone in Via Pirago, 76 serata culturale con Giuseppe Micheletto, insegnante di “Educazione Artistica” nella provincia di Belluno, il quale presenta il suo nuovo libro “L’ Occhio di San Mamante. Amante dello sport all’ aria aperta, della mountain-bike, dell’ arrampicata libera, ha aperto e chiodato una palestra di roccia in Val Di San Mamante sul Nevegal. Giuseppe racconta la sua ricerca, nello stesso tempo mistica e avventurosa, di un misterioso occhio scolpito su una roccia nel greto del torrente Turriga. Si avvale anche della proiezione di un video di Lorenzo Cassol.

http://www.cailongarone.it/locchio-di-san-mamante-giuseppe-micheletto/

Sito ufficiale: https://giuseppemicheletto.jimdo.com/

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Sci-Alpinismo sulle 5 Torri

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Sci-Alpinismo sulle 5 Torri
Le Cinque Torri invernale

ITINERARIO: Rif. Baita De Dones (1889 m)- Lago De Dones – Stradina (circa 2020m)- Valon Scuro-Landries- Rif. 5 Torri (2137 m)- Rif. Scoiattoli (2225 m)- CAI-439- Rif. Nuvolau (2575 m)- Rif. Scoiattoli(2225m)- Piste Il Casone De Potor(2128 m)- Rif. Baita De Dones (1889m).

Dislivello: 686m – Cartina Tabacco 03  1:25000

Domenica 12 febbraio 2017 strada delle Dolomiti N° 48, gli Amici dello Sci-Alpinismo della Sezione Cai di Longarone, si ritrovano al Rifugio Baita De Dones (1889m), a poca distanza dal Passo Falzarego. Sci, pelli di foca, bastoni e ARTVA acceso in emissione, si parte per il sentierino per un bosco di conifere, verso Est, passando accanto al Lago gelato Bai De Dones, che sale con brevi tratti più ripidi in direzione Sud-Est “Landries”, ottimo test per verificare l’ efficacia delle pelli! Il panorama si apre sulle cime Dolomitiche più belle fino a scorgere le Cinque Torri alla nostra destra che si avvicinano sempre di più, a quota 2020m, troviamo la stradina che ci porta al Rifugio Cinque Torri (2137 m), brevissima sosta, e si prosegue fino al Rifugio Scoiattoli (2225 m), passando nei pressi di un Capitello (2174m). Il Sentiero CAI-439 continua verso Sud, passando vicino al Rifugio Averau, prima di salire per il crinale del Nuvolau, con l’ ultimo strappo più impegnativo per uno sciatore. Troviamo numerosi altri escursionisti per la bella giornata di sole, semplici camminatori, equipaggiati con le ciaspe, o con gli Sci d’ Alpinismo.
Al Rifugio Nuvolao (2575m), proprio in cima, scattiamo la foto rituale insieme ai corsisti della Scuola di Sci-Alpinismo di Longarone. La temperatura gradevole e la neve ancora bella e farinosa. Ottima per la discesa !
Tolto le pelli e preparato gli sci, gli teniamo in mano nel primo tratto della discesa per la pericolosità e l’ esposizione della cima. Indossati gli sci ai piedi, inizia la bellissima discesa a zig-zag in fuori pista, ahimè, malgrado la copertura innevata uniforme, troviamo sassi sotto i piedi e la soletta e le lamine degli sci gridano!
Al bivio del Rifugio Scoiattoli, imbocchiamo le piste di discesa, più pulite e perfettamente lisce, fino al nostro punto di partenza alla Baita De Dones.

Eseguiamo prove ARTVA in ricerca, con pala e sonda per sperimentare la ricerca di persone travolte in valanga.

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